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LA BUFALA DOP CON IL TREVIGNANO FILMFEST

"Gli anni del nostro scontento: il cinema racconta la crisi". Questo è il tema della seconda edizione del Trevignano Filmfest, la rassegna cinematografica a tema che, dopo il lusinghiero successo del 2012, quando vennero proiettati i migliori film con la scuola per soggetto, affronta stavolta il nodo della disoccupazione, del precariato, del futuro incerto dei giovani, dei guai prodotti dalle banche americane. Fino al 23 giugno le due sale al coperto e la splendida arena del cinema Palma, sulle rive del Lago di Bracciano, offriranno al pubblico alcune anticipazioni assolute per l'Italia: per esempio "Ayer no termina nunca", della regista spagnola Isabel Coixet, che racconta la crisi economica attraverso la crisi di una coppia, attraverso i due protagonisti impersonati da Javer Camara e Candela Pena, una delle attrici preferite di Pedro Almodovar, recente vincitrice del Premio Goya. E Candela ed Isabel verranno per l'occasione a Trevignano, a incontrare spettatori e giornalisti. Il film, in lingua spagnola, è stato sottotitolato per l'occasione dagli organizzatori.
 
Tra le altre chicche, lo splendido documentario Redemption che racconta la vita dei "canners", come vengono chiamati in gergo coloro che raccolgono lattine e bottigliette dai cassonetti. Già candidato all'Oscar, il film diretto a quattro mani da John Alpert  e Mattew O'Neill, ha come scenario la città di New York. Lo abbiamo sottotitolato come abbiamo fatto con "A place at the table", la terza esclusiva che presentiamo, che affronta un tema del tutto inedito: la fame negli Stati Uniti. Autori Kristi Jacobson e Lori Silverbush, con l'apparizione di Jeff Bridges. Molti documentari italiani, da "Italy love it or leave it", di Hofer e Ragazzi, a "Suicidio Italia" di Soldi, che fornirà l'occasione per un dibattito in sala con governo, imprenditori e sindacati, oltre alla vedova di un albergatore uccisosi per ragioni ecnomiche. E poi i più bei lungometraggi sul tema crisi: da "Margin Call" di Chandor a "le nevi del Kilimangiaro", di Guediguian da "Tutta la vita davanti" di Virzì a "Gli equilibristi" di De Matteo. Il festival si aprirà il 15 sera con un concerto dei "Golaseca", una rock band sarda affermatasi quest'inverno a Sanremo, e costituita per quattro quinti da cassintegrati.
 
Dietro le quinte del Trevignano Filmfest c'è un team di giornalisti, tanto appassionati quanto volontari (direttrice artistica Silvia Bizio di Repubblica, presidente dell'Associazione culturale Corrado Giustiniani) e un gruppo di sponsor che ha creduto in questa iniziativa, tra cui il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.    

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