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MOZZARELLA DI BUFALA DOP, AL VIA LA TUTELA IN CINA

Dallo scorso 1 marzo è ufficialmente entrato in vigore l’accordo bilaterale tra la Cina e l’Unione europea sulle indicazioni geografiche (IG), che tutela 100 Dop e Igp europee, 26 delle quali italiane. Unico prodotto del Mezzogiorno nella lista delle eccellenze tutelate in Cina è la mozzarella di bufala campana Dop. Si tratta del primo accordo bilaterale globale e di alto livello siglato dalla Cina sulle Indicazioni Geografiche.

Per la mozzarella di bufala campana Dop il mercato cinese oggi rappresenta l’1% dell’export, ma offre grandi potenzialità di sviluppo, soprattutto dopo il riconoscimento della tutela.

Le 100 Ig europee infatti godono di protezione giuridica dalle imitazioni e dall’uso improprio del nome del prodotto in Cina. Analogamente, nell’Unione Europea saranno protetti 100 prodotti cinesi, fra cui Pixian Dou Ban (pasta di fagioli Pixian), Anji Bai Cha (tè bianco Anji), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Anqiu Da Jiang (zenzero Anqiu), garantendo così il rispetto reciproco delle migliori tradizioni agricole. L’accordo prevede poi l’estensione della lista per proteggere altri 175 prodotti dopo quattro anni dall’entrata in vigore e prevede inoltre un meccanismo che permetterà di aggiungere successivamente altre IG.

Con 26 denominazioni, l’Italia è il Paese dell’Ue più rappresentato. Oltre alla Mozzarella di Bufala Campana DOP rientrano nell’intesa: Aceto balsamico di Modena IGP, Asiago DOP, Asti DOP, Barbaresco DOP, Bardolino superiore DOP, Barolo DOP, Brachetto d’Acqui DOP, Bresaola della Valtellina IGP, Brunello di Montalcino DOP, Chianti DOP, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOP, Dolcetto d’Alba DOP, Franciacorta DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, Grappa IG, Montepulciano d’Abruzzo DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino Romano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP, Soave DOP, Taleggio DOP, Toscano IGP, Vino Nobile di Montepulciano DOP.

Tra le Ig europee che rientrano nell’accordo, simbolo dell’agroalimentare europeo come il Queso Manchego, lo Champagne, il Cava, la Polska Wódka, la Feta, la Münchener Bier, l’Irish whiskey, il Porto e lo Ouzo. La cooperazione tra l’Ue e la Cina nel settore delle indicazioni geografiche è iniziata nel 2006 e ha portato alla protezione di una prima serie di dieci prodotti di entrambe le parti sei anni dopo.

Nel 2019, la Cina è stata la terza destinazione per i prodotti agroalimentari dell’Ue, per un valore di 14,5 miliardi di euro. È inoltre la seconda destinazione per le esportazioni dell’Ue di prodotti protetti da IG, che rappresentano il 9 % in valore e comprendono vini, alcolici e altri prodotti agroalimentari. In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell’Ue ammonta a circa 74,8 miliardi di euro, pari al 6,8 % dei prodotti alimentari e delle bevande dell’UE, e le esportazioni (16,9 miliardi di euro) rappresentano il 15,4 % di tutte le esportazioni dell’Ue di prodotti alimentari e bevande.

Inoltre, proprio nell’anno del Covid, si è registrato il record storico per il Made in Italy alimentare in Cina con un balzo del 20,5% nel 2020 ed un valore che supera per la prima volta il mezzo miliardo di euro. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat divulgata in occasione dell’entrata in vigore dell’accordo.

COSA PREVEDE L'ACCORDO

 


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