ALLA SCOPERTA DEI BORGHI DOP: IL LITORALE CASERTANO

La Mozzarella di Bufala Campana DOP è ambasciatrice della nostra terra e noi vogliamo raccontarvela. Dopo avervi portato tra i borghi storici di Caserta, oggi vi facciamo fare un giro tra le spiagge e gli itinerari più suggestivi del litorale casertano.

Il centro urbano di Caserta ammalia i visitatori per la sua atmosfera regale, il litorale costiero invece, seduce per la sua quiete e l’aura di mistero. Forziere di antichi tesori appartenuti a civiltà lontane, il tratto di costa casertano offre ai turisti molte attrazioni: ci si può immergere tra le acque delle spiagge sabbiose o dilettarsi in sport acquatici, fare una passeggiata lungo i porti e le strade che costeggiano la riva al mare o ammirare i beni culturali e artistici di epoca romana e greca. Una vacanza tra sole, mare e bellezze architettoniche vi aspetta. Pronti?

Vi portiamo alla scoperta degli itinerari marini dove trascorrere un periodo di relax.

Nella foto tratta dal profilo fb dell'associazione Domitia, un esemplare di caretta-caretta appena nata sulla spiaggia di Castel Volturno, area dove spesso nidifica questa specie di tartaruga.

 

Qualche info sulla costa casertana

La costa della provincia casertana è denominata litorale domizio e presenta uno sbocco sul mare del Golfo di Gaeta. Il nome del litorale deriva dalla via Domiziana, la più grande opera mai realizzata dall’omonimo imperatore nel 95 d.C, che parte dal fiume Garigliano e arriva fino a Pozzuoli. Questo tratto di costa è basso e sabbioso, si estende per circa 40 km ed è attraversato da tre fiumi: il Volturno, il Savone e il Garigliano. Durante gli anni '80 e '90 i comuni di questa parte di territorio, soprattutto quelli di Castel Volturno e Mondragone, hanno raggiunto il massimo sviluppo e incremento demografico.

 

Andiamo alla scoperta di questo tratto di costa ricco di storia e delle sue spiagge dalla sabbia fine.

 

Mondragone: una passeggiata da sogno nel lungomare

Prima tappa del litorale casertano è il comune di Mondragone. Le origini del nome di questo centro termale e balneare, situato tra la piana del Volturno e quella del Garigliano divide gli studiosi e gli amati delle leggende. Secondo i primi, il nome del comune deriva da quello della famiglia dei Dragoni, che si trasferì nel castello sul Monte Petrino, che sovrasta la città. I secondi, invece, riconducono il nome a un drago che abitava le pendici del Monte Petrino. Fantasia o realtà, Mondragone, oltre a famiglie nobiliari o probabili creature leggendarie ha assistito al passaggio di numerose civiltà: dai quaternari, agli aurunci, fino ai romani. Gli abitanti di questo luogo amavano sia la sua vicinanza alla via Appia, per i gli scambi commerciali e turistici, che la terra fertile per le colture agricole e vitivinicole.

 

Una volta arrivati in questo comune è d’obbligo una capatina al museo Biagio Greco, dove potete avventurarvi tra le 5 sale dal periodo preistorico a quello medievale. Fibule, armi e armature, dadi, gioielli, monete, corredi tombali, vasi dipinti, ex voto, statue e un'affascinante macchina del tempo, vi condurranno in altre ere. Dopo un viaggio nel passato, vi aspetta un ritorno al presente, con una passeggiata al tramonto sul lungomare: qui vi attende un panorama mozzafiato incorniciato dalle isole di Ischia e Procida da un lato e una parte delle isole ponziane dall'altro. Alla fine del vostro tragitto potete fare una sosta e gustare nei caseifici di Mondragone la mozzarella di bufala Campana DOP accompagnata da un calice di Falerno, un vino tipico della zona decantato come “nettare degli dei” da Virgilio in numerose opere.

 

Le spiagge di Mondragone

Le spiagge dove fare un bagno rinfrescante a Mondragone non mancano: da quella libera dalla sabbia fine e morbida ai numerosi lidi dove poter noleggiare sdraio, lettini e ombrelloni e anche l'attrezzatura per praticare sport acquatici. Sulla spiaggia di Mondragone potete anche cimentarvi nel surf casting, un tipo di pesca sportiva da fare con robuste canne.

 

Sinuessa e la venere ritrovata

Dopo un'immersione nelle acque della spiaggia di Mondragone, vi attende l'emersione delle bellezze perdute di Sinuessa. Situata a nord di Mondragone, Sinuessa era un’antica e prospera colonia romana, di cui oggi rimangono il complesso termale, alcuni tratti delle mura e i quartieri pubblici, perché sommersa dalle acque del Tirreno dopo un terremoto. Fondata dai romani nel 296 a.C "l’Atlantide" di Mondragone era uno degli insediamenti più ricchi della Campania, con ville sul mare frequentate da personaggi illustri (tra cui Cicerone) e con le famose terme dalle proprietà curative, dove si recavano i patrizi romani e le matrone. Uno dei monumenti imperdibili rinvenuti a Sinuessa è la Venere Sinuessana, scoperta nell’area archeologica nel 1911, durante l'impianto di una vigna. Attribuita a Prassitele, lo scultore greco del IV secolo a.C., questa statua senza testa e braccia dai canoni di bellezza classici, un tempo adornava una delle ville romane di Sinuessa.

Sessa Aurunca

Un pendio di tufo vulcanico a sud-ovest del vulcano spento di Roccamonfina, fa da sfondo a Sessa Aurunca, altra meta imperdibile in provincia di Caserta. Arrivati in questo paesino di origine preistorica ci si trova davanti ad un macrocosmo di differenti epoche: dagli antichi insediamenti e resti delle necropoli degli Aurunci, alle mura medievali, fino alle architetture romane e alle contaminazioni barocche. Una parte del vostro itinerario va sicuramente dedicata ad alcune delle 21 chiese del luogo, con cupole e campanili decorati con tegole maiolicate gialle e verdi e al teatro di Sessa Aurunca. Secondo teatro romano più grande della Campania, dopo quello di Napoli, questo luogo senza tempo vi lascerà senza fiato per la sua imponenza, con la grande cavea decorata con marmi pregiati provenienti dalla Numidia o Carrara. La storia di Sessa Aurunca è segnata sia dal passaggio di antiche civiltà, che da una maledizione lanciata nel 1800 dal vescovo del paese, cacciato a causa dei suoi atteggiamenti anti liberali. La maledizione condannava per sette generazioni la città di Sessa Aurunca al malessere sociale, all’anarchia e alla cattiveria.

Baia Domizia

Sul Golfo di Gaeta, dove si affaccia Sessa Aurunca si può visitare la frazione di Baia Domizia. Questa località turistica balneare immersa nel verde della macchia mediterranea, negli anni ‘70 è stata meta turistica di molti volti noti tra cui Lucio Dalla, Totò, John Lennon e Patty Pravo. Le acque e l’arenile finissimo sono l’ideale per una vacanza con i più piccoli e chissà, tra un bagno e l’altro, magari potreste incontrare qualche ninfa. Pare che un’impresa di Padova diede vita al primo villaggio vacanze a Baia Domizia, che nasce direttamente su un bosco, dove gli antichi romani pensavano abitassero delle ninfe.

 

Baia Felice

Un luogo dove rilassarsi e ascoltare il suono delle onde del mare che s'infrangono sulla battigia: un posto felice di nome e di fatto. È Baia felice, un villaggio turistico balneare, frazione del Comune di Cellole, situato tra Baia Azzurra e Baia Domizia, distante circa 60 km da Napoli e 40 km da Caserta. Baia Felice nasce nei pressi dei ruderi dell'antica città romana di Sinuessa; per questo, dopo un tuffo vi consigliamo scoprite la sua storia con una visita alla Villa d’epoca Romana di Punta S. Limato. Situata a Nord della colonia romana di Sinuessa in questa villa, forse appartenuta al consigliere dell'imperatore Nerone, sono ancora visibili i mosaici bicolore e il cripto-portico romano.

 

Castel Volturno

Ultima tappa del nostro viaggio lungo la costa casertana è Castel Volturno. Il comune in provincia di Caserta dal litorale compreso nel Golfo di Gaeta, deve il suo nome al castello e al fiume Volturno, sulla cui sponda sinistra sorge il centro storico. In questo comune tra le tappe irrinunciabili ci sono le numerose cappelle, di cui quella dell’Annunziata risalente al ‘500 e quella di San Rocco del ‘700.

 

Se amate la natura, invece, vi aspettano la riserva naturale statale di Castel Volturno, un'area naturale protetta della Campania e l’oasi di Castel Volturno, detta anche Riserva naturale dei Variconi, uno stagno salmastro diventato habitat naturale per alcune specie di uccelli. Il territorio comunale di Castel Volturno è tra i borghi famosi per gli allevamenti di bufali, di cui si ha testimonianza già in epoca romana con Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. In questo trattato Plinio esalta il "laudatissimum caseum" del Campo Cedicio, cioè la Piana dei Mazzoni che si estende tra Mondragone, Castel Volturno ed altre zone del Volturno con numerosi allevamenti di bufali.

 

I piatti tipici del litorale casertano

Un po’ di ristoro dopo una nuotata nelle acque cristalline del litorale casertano o una passeggiata tra i monumenti antichi è quello che ci vuole per riprendere le forze. Che ne dite di farlo con alcune specialità della cucina casertana? Tra i piatti tipici dei comuni del litorale da gustare a pranzo e a cena ci sono il famoso baccalà alla sessana, all’olio extra vergine d’oliva D.O.C. Terre Aurunche e le pizzelle fritte con pomodoro, aglio e origano, i gamberi alla vesuviana di Castel Volturno e le alici alla pescatora di Sessa Aurunca. Se tra i vostri piani c'è quello di  trascorrere un’intera giornata al mare, allora un’insalata con la Mozzarella di Bufala Campana Dop acquistata nei caseifici della zona sarà il giusto connubio tra leggerezza, gusto e freschezza.

 

Il litorale di Caserta e i monumenti storici dei suoi comuni vi aspettano.  Se volete rendere indimenticabili gli istanti della vostra vacanza taggate nei vostri scatti @mozzarella_dop su Instagram. Le più belle foto saranno repostate nella rubrica dei #BorghiDop.