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LA MOZZARELLA DI BUFALA DOP «PROTETTA» ANCHE IN CINA

Una trattativa iniziata nel 2017 e che terminerà nel 2020 ancora una volta con un successo.

Dopo gli USA, dove la mozzarella di bufala campana DOP non verrà colpita dai dazi voluti da Trump, ora è il turno della Cina che ha siglato un accodo bilaterale con l’UE per tutelare da «imitazioni e usurpazioni» la mozzarella di bufala campana DOP.

L’accordo bilaterale raggiunto tra Pechino e l'UE, verte su 100 indicazioni geografiche agroalimentari europee in Cina e 100 cinesi in territorio europeo.

La mozzarella di bufala campana Dop è l’unico prodotto del Sud Italia a essere inserito tra le 26 eccellenze italiane da tutelare in Cina nell’ambito dell’intesa Ue-Cina. L’export della bufala campana in Cina registra ancora una quota bassa, pari all’1% che vuol dire circa 100mila chili l’anno e a un giro di affari di 1 milione di euro. Pertanto il Consorzio di tutela è in prima linea nella promozione di attività finalizzate ad agevolare l’export verso la Cina. Nell’ultimo biennio sono migliorate le condizioni per gli operatori che esportano e mitigati gli effetti di quelle che potevano essere considerate di fatto delle barriere non tariffarie.  L’accordo Ue-Cina va nella direzione di favorire ulteriormente occasioni di penetrazione nel promettente mercato cinese.

L’Italia è il quarto fornitore e anche il quarto cliente della Cina. L'intero settore agroalimentare italiano vale in Cina 440 milioni di euro. La principale voce dell'export è rappresentato dai vini e dagli spumanti, con un valore di 127 milioni di euro nel 2018 e un trend in crescita. Tra settembre 2018 e agosto 2019, il volume di export agroalimentare dell'UE in Cina ha raggiunto i 12,8 miliardi di euro totali.

L'elenco UE delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina comprende anche prodotti quali Cava, Champagne, Feta, Irish whiskey, Münchener Bier, Ouzo, Polska Wódka, Porto e Queso Manchego. Tra i prodotti cinesi nell'elenco vi sono, ad esempio, la pasta di fagioli Pixian, il tè bianco Anji, riso Panjin Da Mi e zenzero Anqiu.

Phil Hogan, commissario UE per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato che «l'accordo dimostra il nostro impegno a collaborare strettamente con i partner commerciali di tutto il mondo, come la Cina». Secondo Hogan «si tratta di una vittoria per tutti in quanto rafforza le relazioni commerciali, apportando benefici al settore agroalimentare e ai consumatori di entrambe le parti».

Dopo la conclusione dei negoziati, l'accordo dovrà essere ora approvato da Consiglio e Parlamento Europeo: dovrebbe entrare in vigore prima della fine dell'anno venturo. Trascorsi quattro anni dall'entrata in vigore, dovrebbe essere ampliato, per includere ulteriori 175 prodotti ad indicazione geografica protetta di entrambi i contraenti.


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